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Trionfo Ligure

ISTITUZIONE

Il Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani (G.O.I.) è un'obbedienza massonica istituita ritualmente il 20 giugno 1805 a Milano. Dopo la caduta di Napoleone Bonaparte, il Grande Oriente si sciolse per rinascere nell'ottobre 1859. Da allora ha operato incessantemente sino ad ora, tranne che durante il periodo fascista, quando venne sciolto e perseguitato dal regime. Attualmente, rappresenta la più numerosa comunione massonica italiana, con più 22.000 iscritti ed ha sede presso la villa "Il Vascello" dove, nel 1849, avvenne la strenua resistenza della Repubblica Romana.

E’ la prima comunione massonica italiana debitamente riconosciuta; è indipendente e sovrana; presta la dovuta obbedienza ed osserva scrupolosamente la Carta costituzionale dello Stato Democratico Italiano e le leggi che ad essa si ispirino. Il Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani è costituito da tutte le logge regolarmente fondate alla sua obbedienza ed è retto da una giunta presieduta dal Gran Maestro, con sede in Roma, nonché da altri organi che ne consentono l'organizzazione e l'amministrazione periferica. Il GOI, fatti propri gli antichi doveri, persegue la ricerca della verità ed il perfezionamento dell'uomo e dell'umana famiglia, opera per estendere a tutti gli uomini i legami d'amore che uniscono i Fratelli, propugna la tolleranza, il rispetto di sé e degli altri, la libertà di coscienza e di pensiero, non tratta questioni di politica e di religione, inizia solamente uomini che siano liberi e di buoni costumi, senza distinzione di razza, cittadinanza, censo, opinioni politiche o religiose e si ispira al trinomio: Libertà – Uguaglianza – Fratellanza. Il Grande Oriente d'Italia non è una società segreta, opera alla luce del sole e promuove interventi culturali ed iniziative di solidarietà.

IL RAPPORTO TRA LA LIBERA MURATORIA E LA SOCIETA'

 Alla luce dei rapidi cambiamenti – a volte sconvolgimenti – che, nel passato più o meno recente, hanno interessato la società nella quale tutti noi viviamo e quotidianamente operiamo, è oggi più che mai opportuno tentare un'analisi del rapporto tra la Libera Muratoria e quello che noi definiamo “mondo profano”. Di tale rapporto risulta interessante non solo esaminare il profilo storico ma anche approfondirne il senso ed il significato oggi, nel mondo attuale, così gravato da mille angosce e da altrettanti interrogativi su temi fondamentali della natura e la società umana.

Tale disamina forse potrà toccare in parte tematiche di natura politica e religiosa, ma sempre in una ottica di rigorosa analisi storica e culturale. L'opinione comune vuole che la Massoneria sia una  società segreta, tuttavia la moderna realtà rende evidente come la nostra Istituzione segreta non sia per nulla – salvo, e doverosamente, nella sua ritualità iniziatica - e che quando i suoi appartenenti sentirono il bisogno di riunirsi e di operare clandestinamente fu perché la loro opera era oggetto di repressione e le loro stesse persone gravemente minacciate nella loro incolumità. E' pertanto fuori di ogni dubbio invece, e realtà storica incontrovertibilmente accertata, che la Libera Muratoria moderna fu, fin dalla sua nascita nel 1717, soggetto “politico”, ovvero soggetto che volle operare nella polis, nel consorzio civile, nella comunità degli uomini. Le tracce, anzi, più che le tracce, i segni perfettamente distinguibili dell'agire libero muratorio nella storia moderna dell'uomo sono stati molteplici e significativi. Restringendo il nostro campo di indagine all'evo moderno, non si può non citare il moto rivoluzionario francese, guidato anche dalla borghesia, illuminata dagli scritti di autorevoli pensatori massoni quali Voltaire, Rousseau, Diderot, Montesquieu, e da un numero cospicuo di uomini d'arme e di toga, parimenti Massoni, che guidarono la Francia durante la Prima repubblica, il Consolato ed il Primo Impero. La Massoneria quindi, in tale contesto storico, fornì da un lato le basi dell'elaborazione culturale del pensiero illuministico e dall'altro fu centro organizzatore, attrice di azione sociale e politica. Ancor più di primo piano fu il ruolo giocato dal pensiero e dall'agire massonico nel processo di indipendenza e di unificazione degli Stati Uniti d'America, nazione massonica quant'altre mai. Una nazione la cui Carta Costituzionale venne firmata da 56 padri fondatori, la maggioranza dei quali iniziati alla Libera Muratoria. Come non citare l'instancabile opera di Benjamin Franklin, di John Adams, di George Washington per tacere dei moltissimi Presidenti e Vice Presidenti che si sono susseguiti fino ai giorni nostri.

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